venerdì 31 maggio 2013

Il caffè e storia

La visione di alcuni documentari oggi a lezione, fra cui alcune pubblicità ed estratti del programma storico, che andava in onda sulla Rai negli anni 60-70, Carosello, mi ha incuriosita moltissimo al tal punto che, appena tornata a casa, ho cercato in rete altri video, sempre dello stesso programma, che potessero collegarsi al tema della cucina.
Ho scelto due personaggi celebri del programma: Carmencita e Caballero, per introdurre il tema del giorno, il caffè.


Questa bevanda, così come accade per il tè, ha un'origine davvero antica e immersa nella leggenda. Secondo alcuni studiosi, veniva bevuto ai tempi dell'antica Troia e di Omero. Quello che è certo, tuttavia, è che già dal 1454 nell'odierno Yemen si usava bere il caffè e il suo consumo era consentito dal governo proprio perché questa bevanda ha qualità rinvigorenti, opposte a quelle soporifere del qat (bevanda che era, all'epoca, diffusa su tutto il territorio).
Con la diffusione della religione islamica, il caffè arrivò anche a Costantinopoli (circa nel 1517) e si diffuse ben presto in tutto l'Impero Turco.
Ciò che affascinava, più che il sapore del caffè, era probabilmente il fatto di poterlo sorseggiare in compagnia e in locali la maggior parte delle volte sfarzosi: a Damasco, per esempio, sappiamo che esistevano due lussuosi caffè, il Caffè delle Rose e il Caffè della via della Salvezza; col tempo i caffè diverranno luogo di ritrovo per scrittori, letterati e filosofi.
In Europa la bevanda venne conosciuta solo nel 1615, grazie ai commercianti veneziani che seguivano le rotte marittime che univano l'Oriente con Venezia e Napoli.
Perciò possiamo dire che Venezia fu la prima città italiana a conoscere il caffè: esso, oltre che come bevanda, veniva assunto per le sue proprietà digestive e medicamentose. Il suo prezzo era molto elevato, inizialmente, ma, quando lo Stato capì che poteva beneficiarne attraverso entrate considerevoli, cominciò a consentire l'apertura delle prime Botteghe del Caffè: la più famosa esiste ancora oggi e si trova sotto i portici di piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian.
Purtroppo la Chiesa ostacolò a lungo la diffusione di questa bevanda in Italia, perché la considerava la "bevanda del Diavolo". Fortunatamente Papa Clemente VIII, dopo averla assaggiata, ne rimase così colpito che la battezzò "bevanda cristiana".  
Così i caffè, a partire dal 1683, si moltiplicarono e nacquero altri locali, ora storici, come il Caffè Greco a Roma, il Pedrocchi a Padova, il Caffè San Carlo a Torino e tanti altri ancora.

Oggi conosciamo tantissimi modi di preparare il caffè, non solo con macchine diverse (la caffettiera, la macchina elettrica a cialde o caricata con la polvere) ma addirittura in modi differenti. E non potete neanche immaginare quante siano le varietà!

Caffè espresso, detto anche «caffè normale» in Italia;
Caffè decaffeinato;
Caffè in vetro, è distribuito in bicchierino di vetro anziché in tazzina di porcellana;
Caffè corto: è un espresso molto ridotto, talvolta fino a poche gocce soltanto. Il caffè preparato in questo modo esprime al massimo l'aroma della bevanda ed ha un contenuto di caffeina molto basso. È una bevanda tipica dell'Italia (è quasi impossibile avere un vero caffè ristretto in paesi esteri);
Caffè lungo: è ottenuto con le macchine espresso facendo defluire più acqua del solito. Un caffè lungo, sebbene sia meno denso, contiene più caffeina di quello normale, e ancor più di quello ristretto, proprio perché la stessa quantità di posa di caffè viene «sfruttata» in misura maggiore. Il caffè lungo è considerato il caffè normale negli Stati Uniti e nell'Europa centrale e settentrionale;
Caffè macchiato: si ottiene aggiungendo al caffè una «macchia» (ovvero una piccola quantità) di latte;
Caffè schiumato: è un tipo di caffè macchiato in cui il latte aggiunto è caldo e spumoso;
Caffè corretto: si ottiene dall'aggiunta al caffè espresso di una dose di grappa o altro alcolico o superalcolico;
Caffè Americano: un espresso in tazza grande, a cui viene aggiunto un 60% circa d'acqua, calda o a temperatura ambiente, servita in una piccola brocca a parte. Da non confondersi con il caffè all'americana che non viene preparato partendo dall'espresso;
Caffè napoletano, preparato con la caffettiera napoletana;
Caffè moldavo;
Caffè alla nocciola;
Caffè al ginseng;
Cappuccino;
Mocaccino cappuccino classico, più una piccola dose di cioccolata calda;
Babyccino il cappuccino per i bambini,più piccolo e decorato artisticamente, con schiuma, marshmallow, cacao, ecc.;
Caffè messicano;
Caffè in ghiaccio;
Caffè in ghiaccio con latte di mandorla;
Caffè shakerato, è un caffè con ghiaccio agitato nello shaker;
Caffè d'orzo, si definisce "caffè" in senso lato poiché non utilizza chicchi di caffè nella sua preparazione;
Marocchino si prepara versando nel bicchierino di vetro prima la schiuma del latte e poi il caffè, spesso viene aggiunto anche del cioccolato o del cacao;
Caffè turco;
Caffè doppio lungo;
Caffè doppio ristretto;
Caffè corto con fettina di arancia;
Caffè frappé è un'invenzione greca: i suoi ingredienti di base sono caffè istantaneo, zucchero e acqua; Irish coffee;
Jamaican coffee: è come l'Irish coffee, ma con il rum al posto del whiskey;
Caffè dello studente: è un caffè particolarmente forte usato dagli studenti per rimanere svegli per studiare. Ottenuto un caffè' dalla moka, lo si riinserisce nella caldaia della moka si cambia il caffè nel filtro e lo si rifà;
Caffè alla valdostana;
Café du campagnard;
Caffè brasiliano: si prepara aggiungendo al caffè, panna montata e cioccolato dolce in polvere;
Caffè francese;
Caffè al limone, tipico di Giugliano in Campania si ottiene con l'aggiunta di limone di Sorrento.

Ecco per voi un interessante articolo trovato il rete sul come preparare il caffè perfetto!

E, per finire, un altro documento visivo, a mio avviso, suggestivo: una scena tratta dal film La banda degli onesti





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