venerdì 31 maggio 2013

Il fuoco: scoperta e utilizzo

Secondo la mitologia, gli uomini conobbero il fuoco ed impararono ad utilizzarlo grazie a Prometeo, che lo rubò agli dei per amore dei primi.

In realtà, le prime testimonianze dell'utilizzo del fuoco e, soprattutto, del suo controllo risalgono al Paleolitico Inferiore, un periodo che va circa da 2,5 milioni a 120.000 anni fa, da parte dell'Homo Erectus.

Questo evento gode di un'importanza fondamentale nella storia perché cambiò radicalmente il comportamento degli uomini, migliorandone di molto la vita.
Innanzitutto le attività non erano più limitate alle ore del giorno, in cui si poteva godere della luce del sole: grazie al fuoco si poteva godere di una sorta di luce artificiale e continuare a svolgere numerose attività, che prima dovevano essere interrotte appena dopo il tramonto. Inoltre le tribù cominciarono a riunirsi di sera attorno al fuoco, sia per godere del calore che emanava, sia per condividere un momento di comunità.
In secondo luogo, il fumo emanato dal fuoco allontanava insetti mordaci e il fuoco stesso spaventava molte bestie feroci: tenendolo acceso anche durante la notte, gli uomini si sentivano più protetti dai loro attacchi.
Per ultimo, ma assolutamente non meno importante, abbiamo il cambiamento della dieta e il miglioramento della nutrizione: grazie all'assunzione di proteine cotte, la digestione diventava molto più veloce (la carne cruda, infatti, richiede maggior energia per essere digerita rispetto a quella cotta) e in più il calore era in grado di uccidere moltissimi parassiti e batteri che avvelenavano gli alimenti, proteggendo gli uomini da indigestioni oppure malattie.

Col tempo, l'uomo ha imparato a controllare il fuoco in maniera sempre più sofisticata e ha appreso una serie di tecniche che ne permettono l'accensione, a seconda dell'uso che bisogna farne. Chiaramente, grazie alle cucine da interni, esterni e da campeggio, nessuno di noi ha più la necessità di accendere un fuoco. Tuttavia, vi sono alcune comunità, per esempio gli scout, di cui io sono un membro, che abbisognano ancora di queste tecniche per la sopravvivenza durante i campi estivi. Per questo motivo, che in realtà è solo un espediente, ho deciso di inserire il link di un sito scout che elenca tutte le possibili modalità di accensione di un fuoco: clicca qui per accedervi.

Data la mia esperienza in prima persona, vorrei anche fornire una breve e facile guida di come accendere un fuoco a piramide.
Per prima cosa bisogna procurarsi molta legna secca di tutte le dimensioni: per l'accensione serviranno i legnetti piccoli, mentre per tenere il fuoco vivo avremo bisogno dei grossi ceppi.
Innanzitutto cominciamo procurandoci dei vecchi fogli di giornale: dobbiamo appallottolarli e porli al centro del nostro fuoco. Successivamente, con la legna molto piccola, andremo a costruire una capannina giusto intorno alla carta, lasciando delle prese d'aria per favorire l'apporto di ossigeno al fuoco e tenendo aperta la parte d'avanti, dove andremo ad inserire il primo pezzo di carta infuocata, che ci consentirà di accendere il fuoco.
Quando il fuoco avrà attecchito sulla piccola legna, dobbiamo continuare ad aggiungerne altra (sempre secondo la capannina) e soffiare, di tanto in tanto, per favorire l'attecchimento. 
Man mano che la legna brucia, possiamo continuare ad aggiungere altra legna, accrescendo sempre più le dimensioni dei ceppi che andiamo ad inserire.
Nel momento in cui siamo sicuri che il fuoco abbia preso, possiamo mettere i ceppi più grandi che ci permetteranno di godere per un periodo più prolungato del calore del fuoco e garantiranno a colui che si occupa del fuoco di distrassi più spesso: ormai il fuoco è acceso!

Continuando a parlare di scoutismo, una modalità di cucina essenziale che gli scout adoperano è la cucina trapper (o trappeur). Questo metodo prende il nome dai trapper, che erano degli esploratori del nord America del XVIII e XIX secolo. Dato che avevano bisogno di bagagli leggeri, eliminavano dai loro zaini tutti gli attrezzi da cucina e usavano per cucinare ciò che la natura gli forniva. Ancora oggi questa tecnica viene usata quando non si hanno a disposizione né utensili da cucina né fornelli e si è all'aperto, soprattutto, appunto, da noi scout.
Per farvi capire di cosa sto parlando, ecco di seguito due link: il primo vi farà capire cosa effettivamente possiamo creare con tutto quello che l'ambiente di offre, il secondo fornirà ai curiosi (e magari anche a chi abbia voglia di sperimentare) alcune ricette di cucina trapper.

Utensili cucina trapper
Ricette cucina trapper
Altre ricette cucina trapper

Concludendo, ricordo che il fuoco, nonostante sia un elemento molto affascinante, esso è anche molto pericoloso. Proprio per questo sono stati inventati e brevettati diversi strumenti per sopprimerlo. In rete ho trovato la decrizione dell'invenzione di Benjamin Adair Munro, che ha brevettato il fire suppressor: clicca qui per andare al brevetto.



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